Programma

Il programma completo e dettagliato può essere scaricato qui: programma Regione Lazio a 5 Stelle.

Al contrario di tutte le altre liste i 5 Stelle hanno seguito una procedura partendo dal basso per preparare il programma. I passi seguito finora sono stati i seguenti.

  1. I Consiglieri della passata consigliatura hanno preparato delle schede sui principali argomenti materia di governa da parte della Regione.
  2. Gli attivisti hanno presentato aggiunto i temi rilevanti per i loro territorio.
  3. Tutto il materiale è stato messo a disposizioni su Rousseau per commenti.
  4. La campagna ha preparato una sintesi per punti ai fini della comunicazione.

Questi i punti principali:

  1. SALUTE
    Abbattimento delle liste di attesa. Sblocco delle assunzioni di medici, infermieri e operatori sanitari. Riduzione dei tempi di intervento ai pronto soccorso, attraverso sviluppo di reti di gestione cronicità, emergenza e malati oncologici. Potenziamento assistenza domiciliare, attraverso creazione dell’infermiere di cittadinanza. Taglio agli sprechi e lotta alla corruzione.
  2. RIFIUTI
    Revisione del Piano Rifiuti regionale recependo il Piano “Rifiuti Zero” di Roma Capitale. Piano di prevenzione produzione rifiuti. Sostegno economico ai Comuni che attuano raccolta porta a porta e applicano tariffa puntuale. Incentivazione allo sviluppo di piccoli impianti di compostaggio e per il trattamento delle altre frazioni del rifiuto.
  3. AMBIENTE, ACQUA PUBBLICA ED ENERGIA
    Finanziamento di interventi contro il dissesto idrogeologico. Difesa delle coste attraverso l’approvazione di un piano pluriennale dei ripascimenti. Istituzione degli Ambiti di Bacino Idrografico e aggiornamento del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti. Adeguato supporto economico al fondo di ripubblicizzazione e monitoraggio delle risorse idriche. Reddito di cittadinanza energetico: un’iniziativa che aiuta a risparmiare sulle bollette, diffonde le energie rinnovabili e crea posti di lavoro.
  4. REDDITO DI CITTADINANZA
    Introduzione di un reddito di cittadinanza regionale, composto da una parte diretta, attraverso erogazione di assegno di sostegno economico, e una indiretta, grazie a progetti personalizzati per il nucleo familiare di servizi sociosanitari, formazione e riqualificazione professionale. Riforma degli uffici pubblici per l’impiego.
  5. IMPRESE E ATTIVITÀ PRODUTTIVE
    Semplificazione burocratica attraverso approvazione di testi unici (commercio, urbanistica ed edilizia, turismo). Istituzione del marchio “Eccellenza Lazio” per promuovere i prodotti locali nel mondo. Programmazione calendario di uscita dei bandi sui fondi europei con esiti resi noti entro 6 mesi. Creazione incubatori tematici di impresa (es. turismo, nuove tecnologie etc). Creazione Tavolo Permanente tra Regione e rappresentanze delle varie categorie produttive.
  6. TRASPORTI
    Rafforzamento del trasporto su ferro attraverso il controllo del rispetto dei termini previsti dal Contratto di Servizio con Trenitalia e il potenziamento degli investimenti in infrastrutture. Rimodulazione delle strutture aeroportuali. Razionalizzazione del servizio erogato da COTRAL. Riduzione degli spostamenti con mezzi privati attraverso politiche incentrate su telelavoro, erogazione di servizi a distanza e istituzione della figura del Mobility Manager regionale. Piano di interventi per la manutenzione straordinaria e ordinaria della rete stradale regionale.
  7. FAMIGLIA
    Quoziente familiare: sgravi scali a famiglie monoreddito con più figli a carico. Tutela dei minori, registro unico delle famiglie affidatarie, centro post-adozione. Assistenza e cabina di regia per sostegno domiciliare agli anziani. Investimenti per 17 miliardi di Euro annui previsti dal nostro programma nazionale, riorganizzando i sostegni per il babysitting e per l’acquisto di prodotti dell’infanzia.
  8. TAGLIO AGLI SPRECHI E AI PRIVILEGI
    Taglio degli stipendi di consiglieri e presidente. Rendicontazione trasparente e pubblica dei rimborsi spese di consiglieri, giunta e presidente. Abolizione dei vitalizi per gli ex consiglieri. Divieto di cumulo tra pensione da consigliere regionale e pensione da parlamentare. Riduzione dei collaboratori esterni e degli incarichi dirigenziali esterni e nelle direzioni, per un ulteriore risparmio di 75 milioni di euro in 5 anni.
  9. DISABILITÀ
    Definizione di un “Piano Individualizzato” come strumento centrale di programmazione per gli interventi e i servizi al cittadino. Maggiore attenzione alle strutture che erogano servizi per le persone disabili attraverso il rafforzamento e la revisione dei meccanismi di accreditamento, istituzione del registro delle professioni e utilizzo diretto dei fondi per l’assistenza, alfine di eliminare l’intermediazione.
  10. DIRITTO ALLA CASA
    Istituzione commissione di inchiesta sui piani di zona. Vigilanza sulla gestione amministrativa e finanziaria delle imprese e cooperative edilizie che hanno usufruito di contributi pubblici, controllo sul rispetto delle procedure e dei vincoli economici e tecnici stabiliti per i programmi ERP e verifica del possesso dei requisiti da parte dei beneficiari dei contributi dello Stato. Anagrafe degli assegnatari di case ERP comunque fruenti di contributo statale e controlli costanti sul possesso dei requisiti reddituali. Riordino delle ATER. Individuazione del fabbisogno abitativo nel territorio regionale, distinguendo quello che può essere soddisfatto attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente e quello da soddisfare con nuove costruzioni.
  11. GIOVANI
    Istituzione di borse per l’avvio di nuove startup. Fondi annuali per borse di dottorato e post-doc. Creazione della “Carta giovani” per agevolare l’accesso a musei, biblioteche e archivi storici del sistema regionale. Riorganizzazione dell’ente per il diritto allo studio. Costituzione di punti informativi a supporto dei giovani per la partecipazione ai bandi europei.
  12. AGRICOLTURA
    Semplificazione delle procedure amministrative. Programmazione calendario di uscita dei bandi sui fondi europei con esiti resi noti entro 6 mesi. Promozione delle produzioni locali con riconoscimento marchio IGP e incentivazione del loro consumo nelle mense pubbliche. Stop consumo di suolo agricolo. Riforma dell’Arsial. Disincentivazione di coltivazioni nalizzate a biocarburanti e biogas.
  13. FONDI EUROPEI
    Potenziamento della struttura regionale per la programmazione dei fondi con personale altamente specializzato e incentivato in base alla velocità di erogazione dei fondi stessi. Creazione sul territorio regionale di una rete di sportelli al cittadino di supporto alla partecipazione ai bandi. Utilizzo dei fondi europei: per progetti che puntino a sviluppo di reti, riduzione di CO2 ed efficienza energetica; per le attività micro invasive e per la produzione agricola di qualità, attraverso i fondi PSR FEASR e PO FEAMP; progetti di coesione, inclusione e riduzione della povertà con fondi POR FSE.
  14. SPORT
    Valorizzazione dell’attività fisica come strumento di prevenzione e socialità. Supporto alla creazione di “Case dello Sport” e valorizzazione delle aree verdi cittadine attraverso il progetto “Parco dello Sport”. Sostegno agli impianti sportivi per aumentare la qualità dell’o erta sportiva sul territorio.
  15. CULTURA E TERRITORIO
    Riqualificazione di musei, biblioteche e archivi storici del sistema regionale abbandonati o mal gestiti. Recupero e valorizzazione di Cinecittà. Sostegno allo spettacolo audiovisivo. Fondi alla creatività cinematografica. Realizzazione di nuovi auditorium e teatri, specie nei borghi delle nostre Province e nelle periferie delle città.
  16. ANIMALI
    Istituzione di un Garante Regionale dei Diritti degli Animali. Interventi legislativi per la tutela degli animali d’affezione. Restrizione calendario venatorio. Potenziamento di personale e dotazioni del servizio veterinario nelle varie ASL regionali. Garanzia del diritto all’autodeterminazione delle scelte alimentari in ospedali e cliniche convenzionate.

  17. LEGALITÀ E LOTTA ALLA CORRUZIONE
    Creazione di uno sportello online per la segnalazione di possibili infiltrazioni criminali nell’amministrazione regionale. Avviamento dell’istituto del whistleblowing che consenta ai dipendenti di denunciare ipotesi di illeciti mantenendo l’anonimato. Introduzione di criteri di rotazione nell’assegnazione agli organi ispettivi regionali del territorio o delle attività sottoposte ad ispezione. Campagne di sensibilizzazione nelle scuole su legalità e lotta alla corruzione.